Foto di: Shai Barzilay
L’appello, formulato tramite lettera aperta, condanna i tentativi di “delegittimare le Nazioni Unite e indebolire il ruolo degli Stati nel processo decisionale mondiale”.
Comunicato Stampa del Segretariato di FIAN International
26 Settembre 2019
Sono 240 le organizzazioni civili e 40 i network internazionali che hanno chiesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite di recedere dal recente Accordo di Cooperazione firmato dalle Nazioni Unite (ONU) con il Forum Economico Mondiale (World Economic Forum, WEF). La richiesta, pervenuta nella forma di lettera aperta, ha condannato l’Accordo in quanto “delegittima le Nazioni Unite e indebolisce il ruolo degli Stati nel processo decisionale mondiale”.
Firmato a giugno, l’Accordo promette di “accelerare l’implementazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” tramite una più profonda collaborazione istituzionale tra ONU e WEF. Inoltre, l’Accordo garantisce alle società transnazionali accessi preferenziali al sistema ONU, a scapito di stati e attori pubblici.
Tali “accessi preferenziali” andrebbero a sminuire il mandato delle Nazioni Unite così come la loro indipendenza, imparzialità ed efficacia nel rendere conto alle imprese. “Questo accordo tra ONU e WEF ufficializza una preoccupante fotografia delle Nazioni Unite come impresa e sancisce uno spaventoso spostamento del mondo verso una governance privatizzata e non democratica”, ha dichiarato Gonzalo Berrón del Transnational Institute nel presentare la lettera.
Sebbene l’ingerenza delle imprese all’interno del sistema ONU non sia una novità, i nuovi termini della partnership ONU-WEF renderebbero le Nazioni Unite associate a società transnazionali in modo permanente. Nel lungo periodo, ciò consentirebbe ai dirigenti aziendali di agire da “consiglieri” per i capi dei Dipartimenti delle Nazioni Unite.
Il sistema ONU si trova già abbondantemente minacciato dal governo degli Stati Uniti e da coloro che mettono in discussione un mondo democratico e multilaterale. Per di più, questa ininterrotta corporatizzazione finirà per ridurre il sostegno pubblico alle Nazioni Unite, nel Nord come nel Sud del mondo, con il risultato di rendere il Sistema ONU nel suo complesso ancora più vulnerabile.
Per arginare un tracollo completo, le Nazioni Unite devono adottare meccanismi efficaci capaci di prevenire sistematicamente conflitti di interesse. Ancora, dovrebbero rafforzare i popoli e le comunità in quanto veri detentori di diritti umani e, allo stesso tempo, costruire un sistema di governance mondiale che sia più forte, indipendente e democratico.
Secondo Sofia Monsalve, Segretario Generale di FIAN International, “ogni politica in materia dovrebbe considerare i differenti ruoli degli interessi privati e dei detentori dei diritti che si occupano di benefici e beni comuni”.
A questo proposito, le organizzazioni e i movimenti che hanno fornito il proprio appoggio alla lettera si impegnano a continuare la lotta contro la privatizzazione della democrazia nel mondo.
Note:
* Il testo della lettera ed i firmatari sono disponibili per intero in inglese, spagnolo, e francese.
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