Macchine al servizio dell’uomo o uomini costretti ad adattarsi alle macchine?
L’agricoltura ha sempre rivestito un ruolo fondamentale in ogni società ed è, da sempre, il principale metodo di produzione di alimenti per l’essere umano. Nel 1793, con l’invenzione della prima sgranatrice per il cotone, viene avviata l’era della meccanizzazione.
Questa trasformazione portò effetti positivi sui livelli di produzione ma, allo stesso tempo, condusse ai massimi livelli lo sfruttamento dei lavoratori della terra e alla massima espressione della ferocia del capitale sui diritti umani con cui, in tutti gli anni a venire, i lavoratori agricoli hanno dovuto fare i conti nelle diverse epoche storiche. L’instaurarsi della meccanizzazione ebbe conseguenze dirette sullo svuotamento delle zone rurali e sulle aziende agricole, che passarono da una dimensione familiare a quella di grandi organizzazioni di aziende.
Nell’analisi prodotta da Mariapaola Boselli per Centro Internazionale Crocevia si cercherà di dimostrare come il processo di meccanizzazione abbia profondamente influenzato l’agricoltura, l’accesso alla terra, il lavoro.
Al link è possibile consultare e scaricare la prima parte del report “La meccanizzazione del lavoro in agricoltura”
Per informazioni: m.boselli@croceviaterra.it – info@croceviaterra.it